Cosa vedere a Nemi: Castelli Romani e dintorni

Incastonato tra le colline verdi del Parco Regionale dei Castelli Romani, su una rupe a 500mt di altezza che domina l’omonimo lago, Nemi é niente meno che un piccolo gioiello a 30km da RomaIl borgo, che ha mantenuto negli anni il suo aspetto seicentesco si sviluppa verso l’alto a partire dalla sua via principale, affacciata su un lato al meraviglioso lago, dall’altro scandita da botteghe artigiane e di prodotti enogastronomici locali. Scoprite in quest’articolo cosa vedere a Nemi in un giorno.

Il suo grande valore paesistico e culinario rendono Nemi uno dei borghi piú conosciuti e amati dei Castelli Romani. Camminando su corso Vittorio Emanuele, l’occhio viene rapito dalla vista del lago mentre le botteghe di prodotti locali faranno il resto stuzzicando i vostri sensi!

Prima di proseguire nella lettura, cliccate qui per scoprire il mio itinerario enogastronomico tra i prodotti tipici dei Castelli Romani.

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IL CENTRO STORICO
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Entriamo ora nel dettaglio e scopriamo insieme cosa vedere a Nemi durante una gita ai Castelli Romani.

All’inzio di Corso Vittorio Emanuele si trova il punto panoramico piú bello di tutta Nemi, ovviamente vista lago. Qui si trova una statua in bronzo della Grande Madre e nei suoi pressi il Palazzo Ruspoli.

Palazzo Ruspoli, risalente al IX secolo, fu il piú antico Castello della zona e fu costruito per volere dei Conti di Tuscolo. A seguito della loro decaduta esso passó tra diverse famiglie inclusi i Colonna e gli Orsini finendo per essere trasformato in un elegante palazzo. Al momento l’edificio é abbandonato e solo alcuni ambienti sono aperti alle visite.

Proseguendo sul corso principale incontrerete altri punti panoramici bellissimi a cui si alternano graziosi ristoranti belvedere. Nemi é ideale per una fuga da Roma durante i mesi piú caldi, qui il clima é infatti molto piú piacevole anche in estate.

Per completare la visita al borgo potrete avventurarvi tra le viette che si trovano alle spalle di Palazzo Ruspoli, giungengo alla chiesa di Santa Maria del Pozzo del VII secolo.

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Se siete amanti delle fragole, questo é il posto che fa per voi, Nemi é infatti famosa per questi deliziosi frutti e ogni Giugno ospita una sagra. Durante questa festa potrete vedere le “Fragolare“, donne vestite con abiti tradizionali, nonché acquistare dolci e liquori dalle Aziende Agricole del posto.

Ma le fragole non sono l’unico prodotto a far gola; nei negozietti sul corso potrete trovare infatti funghi, salumi locali, salsicce, miele e quant’altro..


I DINTORNI E IL LAGO
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I dintorni di Nemi non sono meno affascinanti per cui proseguiamo il nostro articolo su cosa vedere a Nemi spostandoci sul lago.

Rispetto a quello di Castel Gandolfo, che si trova a  pochi chilometri di distanza da qui, il lago di Nemi ha un aspetto selvaggio e incontaminato. Non c’é spiaggia né punti di attracco per cui é impossibile raggiungere le rive, tuttavia potrete esplorare le sponde del lago grazie a un bellissimo percorso a piedi.

Nelle vicinanze del lago si trova il Tempio di Diana, dea dei boschi e della caccia, che risale all’epoca romana. Le sue rovine si estendono per un perimetro di oltre 200 metri per cui doveva trattarsi di una struttura imponente.

A poca distanza si trova il Museo delle Navi Romane, nato negli anni 30 in seguito al clamoroso ritrovamento di due navi romane ancora integre all’interno del Lago di Nemi.

La storia di queste due navi é affascinante: dal Medioevo circolavano leggende circa delle imbarcazioni imperiali piene di tesori sepolte sotto le acque del lago.

Il recupero avvenne tra il 1928 e 1932 quando il governo fascista avvió un imponente impresa che portó all’abbassamento delle acque tramite un idrovodore. Le due navi appartenevano all’epoca di Caligola e furono costruite per onorare la dea Diana ma al tempo stesso furono utilizzate per simulare battaglie nel lago e come residenza stessa dell’Imperatore. Queste furono successivamente inabbissate dal Senato per cancellare il ricordo di Caligola e giacquero per secoli sul fondo lacustre.

Purtroppo in seguito ad un incendio divampato nel 1944 i due relitti sono andati distrutti. Il museo ne conserva solo alcune parti oltre a reperti di etá romana provenienti da altri insediamenti nell’area dei Castelli.

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